mercoledì 16 marzo 2011

Nerviano Medical Sciences, nuovo contratto di licenza con Novartis

Da Repubblica Affari e Finanza:
(Teleborsa) - Roma, 15 mar - Nerviano Medical Sciences (NMS), il più grande centro di ricerca e sviluppo farmacologico in Italia e una delle più importanti realtà integrate di produzione e sviluppo farmacologico in Europa in ambito oncologico, ha annunciato oggi un nuovo accordo di licenza con Novartis. Con questo accordo, si legge nella nota, Nerviano Medical Sciences cede a Novartis diritti di licenza esclusiva per sviluppare una serie di composti oncologici di proprietà del Centro. Novartis avrà la responsabilità esclusiva di condurre ulteriori ricerche sulle molecole oggetto dell’accordo, oltre che di svilupparle e commercializzarle.
A fronte della licenza esclusiva, Novartis corrisponderà a Nerviano una somma iniziale, delle milestones di successo e delle successive royalties su ogni singolo prodotto venduto. Maggiori dettagli e termini finanziari non sono stati divulgati.

"Siamo molto orgogliosi di questa nuovo accordo con Novartis, una delle società leader mondiale nel mercato della salute, che segna il raggiungimento di un nuovo rilevante traguardo commerciale per Nerviano", ha commentato Alberto Sciumè, Presidente di Nerviano Medical Sciences. "Questo è il secondo accordo di licenza siglato da Nerviano Medical Sciences dagli inizi del 2011. Il primo accordo è stato siglato con Genentech il 18 gennaio 2011, per la licenza di molecole per lo sviluppo di inibitori di nuovi target farmacologici. Sono convinto che l’esperienza e la competenza di Nerviano nella scoperta di nuove piccole molecole possa contribuire all’innovazione e allo sviluppo di prodotti di valore per il mercato oncologico".


Nerviano Medical Sciences, nuovo contratto di licenza con Novartis
La Repubblica
(Teleborsa) - Roma, 15 mar - Nerviano Medical Sciences (NMS), il più grande centro di ricerca e sviluppo farmacologico in Italia e una delle più importanti ...

Nerviano Medical Sciences annuncia un nuovo contratto di licenza
Business Wire
Con questo accordo, Nerviano Medical Sciences cede a Novartis diritti di licenza esclusiva per sviluppare una serie di composti oncologici di proprietà del ...

Tumori: accordo Novartis-Nms per farmaci
ANSA.it
(ANSA) - MILANO, 15 MAR - Accordo tra il centro di ricerca oncologica milanese Nerviano Medical Sciences (Nms) con la multinazionale Novartis per portare ...

giovedì 3 marzo 2011

Con la realtà virtuale si sceglie la molecola per battere il cancro

Dal Corriere della Sera del 3 marzo:

Le simulazioni al computer possono aiutare a scegliere i farmaci antitumore più efficaci per ogni singolo paziente

MILANO - Il tumore si cura meglio con la realtà virtuale. Facile da dire, più difficile da capire, ma ce lo spiegano i ricercatori dell'Istituto dei tumori di Milano con un articolo, apparso su una nota rivista, Nature Review in Clinical Oncology, che dimostra come le simulazioni al computer possono aiutare a scegliere i farmaci anticancro più efficaci per ogni singolo paziente. Punto di partenza: le cellule tumorali hanno sulla loro superficie molecole (recettori), che costituiscono il bersaglio dei nuovi antitumorali molecolari. Questi ultimi, legandosi al recettore, bloccano la crescita del tumore. Ma non sempre le cose funzionano bene. Il tumore cerca di «resistere» alle terapie in una specie di adattamento evoluzionistico, cambiando la forma dei suoi recettori: a questo punto il farmaco diventa inefficace. Così è indispensabile cercarne altri.

RECETTORE IN 3D - Ora, grazie alla modellistica computerizzata, è possibile ricostruire non solo il recettore del tumore in 3 dimensioni, ma anche il farmaco, e valutare quando i due si incastrano perfettamente come in un puzzle (in questo caso il farmaco è efficace) oppure quando non si incastrano più (e questo significa che la cura ha smesso di funzionare). «Il nostro studio riguarda un particolare tipo di tumore, il Gist - spiega Marco Pierotti, direttore scientifico dell'Istituto dei tumori - che si sviluppa sulle pareti dell'apparato digerente da cellule del tessuto connettivo ed è caratterizzato da due recettori, chiamati Kit e Pdgfr-A. Su questi due è attivo l'imatinib. Noi abbiamo ricostruito, in 3D al computer, sia i due recettori che il farmaco, studiandone le interazioni». Le risposte del computer (è stata utilizzata la rete dell'Università di Trieste) sono poi state verificate nella pratica clinica: quando il computer segnalava, secondo i modelli virtuali, un'inefficacia del farmaco, anche sul paziente quest'ultimo smetteva di funzionare.

NUOVA MOLECOLA - «L'esperimento - continua Pierotti - ci ha suggerito tre cose. In un caso di aumentare la dose di farmaco e questo ha funzionato. In un altro, diventato "resistente" all'imatinib, abbiamo sperimentato una nuova molecola che è risultata efficace, prima al computer, poi sul paziente. L'ultimo suggerimento riguarda la ricerca per il futuro». L'idea, infatti, è quella di riprodurre, al computer, tutte le possibili modificazioni dei recettori di un tumore, anche quelle non ancora apparse in natura, e di studiare, sempre con la realtà virtuale, le interazioni dei recettori «mutati» con una serie di nuovi farmaci, per valutarne l'efficacia. È un progetto di ricerca che vede coinvolto il Nerviano Medical Sciences. Il centro lombardo metterà a disposizione la sua «libreria» di oltre 65 mila molecole, tutte potenziali farmaci antitumorali, e il computer verificherà quelli attivi. Si può così ipotizzare di creare cocktail di antitumorali capaci di combattere tutte le mutazioni del tumore, anche quelle che non si sono ancora manifestate.

Leggi l'articolo originale

TUMORI: STUDIO ITALIANO, REALTA' VIRTUALE PER COMBATTERLI ANCHE SE MUTANO

INT MILANO, SIMULAZIONI 3D AL SUPERCOMPUTER PER SCOPRIRE 'COCKTAIL' DI FARMACI SU MISURA
Milano, 2 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Contro gli inganni del cancro la ricerca italiana schiera la realta' virtuale. Con l'aiuto di speciali supercomputer, e' possibile scoprire in anticipo il 'cocktail' di farmaci su misura da somministrare contemporaneamente per terapie in grado di mantenersi efficaci anche quando il tumore muta, cambiando la sua architettura per sfuggire alle cure. L'efficacia di questo approccio, basato su simulazioni in 3D, e' stata dimostrata dagli scienziati dell'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano in uno studio pubblicato su 'Nature Reviews Clinical Oncology'.

La ricerca, coordinata dal direttore scientifico dell'Int Marco Pierotti e presentata oggi in un incontro all'Irccs di via Venezian, e' stata condotta con la collaborazione dell'universita' di Trieste e fondi dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). Il metodo e' stato applicato ai Gist (tumori stromali gastrointestinali), una famiglia di neoplasie rare che si sviluppano sulle pareti dell'apparato digerente, ma l'obiettivo e' estenderlo nel prossimo futuro a tutti i tipi di cancro. Compresi i cosiddetti 'big killer'.

Grazie a un'alleanza con il Nerviano Medical Sciences (Nms), il maxi-polo alle porte di Milano entrato nella Rete oncologica lombardia (Rol), "in un paio d'anni - stima Pierotti - contiamo di arrivare al primo trattamento messo a punto utilizzando questo sistema innovativo".


OBIETTIVO SCEGLIERE 'A TAVOLINO' IL MIX ANTI-RESISTENZA
Per resistere ai farmaci un tumore evolve e si modifica, cambiando la propria struttura molecolare in modo da neutralizzare le terapie. Grazie alla nuova metodica, assicurano gli esperti dell'Int di Milano, non solo è possibile prevedere le future trasformazioni della neoplasia, ma si possono anche selezionare 'a tavolino' gli ingredienti del mix terapeutico in grado di contrastare il cancro una volta che muta.

Per dimostrare l'efficacia di questo approccio Pierotti e colleghi hanno scelto i tumori Gist, causati dall'attivazione impazzita di due recettori chiamati Kit e Pdgfr-A. Per 'spegnerli' esistono già dei medicinali ad hoc (in questo caso gli studiosi hanno usato il blockbuster imatinib, noto come capostipite dei cosiddetti
farmaci intelligenti), ma quando la neoplasia muta Kit e Pdgfr-A cambiano forma e il farmaco non riesce più ad agganciarli perfettamente. In altre parole, il cancro diventa resistente alla cura.

Mentre per bypassare il problema con le tecniche tradizionali servono lunghe sperimentazioni in vitro - provando una per una diverse molecole finché non se ne trova una che combacia con i recettori mutati - con i supercomputer i tempi si abbattono. Utilizzando una rete di 'cervelloni' disponibile a Trieste, i ricercatori milanesi hanno potuto ricostruire modelli virtuali in 3D dei recettori
bersaglio sia normali che mutati. Quindi, in simulazioni a tappeto hanno provato a 'catturarli' con diversi farmaci, fino all'incastro perfetto chiave-serratura.

NERVIANO MEDICAL SCIENCES ALLEATO PER NUOVE TERAPIE
"Le previsioni del modello circa quali molecole sarebbero state efficaci contro i tumori mutati - spiega Pierotti - sono state perfettamente confermate dalle osservazioni in laboratorio e anche dalla terapia nel paziente: usando lo specifico
farmaco individuato attraverso i modelli 3D abbiamo potuto registrare miglioramenti, documentati anche da immagini ricavate con la Tac/Pet".

E "poiché in teoria è possibile prevedere tutte le eventuali mutazioni dei recettori dei tumori, quindi disegnarne modelli tridimensionali in realtà virtuale - aggiunge il direttore scientifico dell'Int di Milano - il nostro obiettivo futuro è mettere ogni possibile mutazione a confronto con molecole potenzialmente attive,
fino a trovare tutte quelle che si incastrano perfettamente". Lo screening sfrutterà l'alleanza con il Nerviano Medical Sciences e la sua 'libreria', un mega-archvio con "circa 65 mila candidati farmaci", precisa Pierotti.

"Quindi - conclude lo scienziato - una volta individuate le molecole più adatte a trattare ogni mutazione del tumore, sarà possibile creare cocktail di farmaci efficaci in maniera duratura. Somministrando tutte le molecole efficaci contemporaneamente, saremo in grado di combattere tutte le mutazioni, anche quelle che ancora non si sono manifestate".