mercoledì 14 dicembre 2011

Sanità 2012, Formigoni: triplicati i fondi di ricerca

13 dicembre 2011

(Ln - Milano) "Nelle Regole 2012 il finanziamento per i progetti di ricerca indipendente è quasi triplicato rispetto al 2011, arrivando a 20 milioni di euro". Il presidente Roberto Formigoni ha annunciato questa mattina il rinnovato impegno di Regione Lombardia a favore della ricerca. Accanto a lui - all'apertura dei lavori della seconda giornata del convegno internazionale dal titolo 'Sostenibilità e innovazione nella sanità del domani', in programma a Palazzo Lombardia - l'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani.


SANITÀ COME INVESTIMENTO - Malgrado il momento di difficoltà generalizzato, la Lombardia non indietreggia rispetto all'impegno sul fronte della ricerca. I 20 milioni di euro - ha proseguito Formigoni - "saranno finalizzati alle attività coordinate dalla nuova Fondazione per la ricerca biomedica, quale punto di riferimento della ricerca in Lombardia. Si tratta di un investimento che non ha eguali nel panorama italiano e che conferma ancora di più la nostra forte volontà di investire e puntare sul settore, dimostrando ancora una volta come la sanità non vada considerata solo come un costo, ma come una leva fondamentale di crescita e di sviluppo". "Il grosso sostegno che Regione Lombardia darà alla Fondazione per la ricerca biomedica - ha rimarcato Bresciani - è stato guadagnato con il lavoro e, in particolare, con i contratti di ricerca che il Nerviano Medical Science aveva in essere".


SI RAFFORZA L'EUROPA DELLE REGIONI SANITARIE - Non è solo allo sviluppo del settore della ricerca che la Regione guarda. Per coltivare l'eccellenza occorre continuare a confrontarsi. Da qui è nata l'idea di promuovere in Regione una due giorni di dibattiti in cui si confrontano i protagonisti italiani e stranieri del sistema sanitario, dell'università e dell'imprenditoria sugli scenari possibili che garantiscano il continuo miglioramento dei servizi. "Una delle nostre priorità - ha detto Formigoni - è quella di cercare dialoghi e collaborazioni sempre più intensi con altre eccellenze mondiali, in una logica di ulteriore sviluppo, di reciproco scambio di conoscenze e di creazione di valore, volta anche a reperire nuove risorse. Per Regioni come la nostra sta cominciando una nuova stagione che vede una cooperazione istituzionale e funzionale di tutti i soggetti non più semplicemente a livello territoriale o nazionale, ma tra le aree mondiali più avanzate".



PRESTO ALLEANZA CON BOLZANO, TIROLO E BAVIERA - L'obiettivo della Lombardia è quello di proseguire nell'opera di consolidamento dell'Europa delle Regioni sanitarie: "Dopo l'alleanza con l'Andalusia, la Catalogna, Rhône-Alpes, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e Israele - ha spiegato Bresciani - stiamo estendendo la macroarea della sanità che corre lungo il Corridoio 5 ed è incrociata dal Corridoio 24 dei due mari. Entro i primi tre mesi del 2012 ci alleeremo anche con Trento, Bolzano, il Tirolo settentrionale, la Baviera, il Baden-Württemberg e il Piemonte. La macroarea potrà estendersi in futuro anche alla Carinzia, alla Slovenia e a Valencia". "È la via del mare Oceano - ha concluso Bresciani - che corre fino al Mediterraneo e a Israele. A partire dalla metà di gennaio politici e tecnici lavoreranno in teleconferenza: sposteremo gli elettroni e, quando necessario, anche gli uomini".
(Lombardia Notizie)

Leggi la notizia sul sito della Regione Lombardia

martedì 6 dicembre 2011

Fondazione regionale per la ricerca biomedica: Sciumè presidente, Baielli direttore generale

Articolo tratto da Il Giorno:

Legnano, 5 dicembre 2011 - Alberto Sciumè, già presidente del Nerviano medical science (Nms), è il nuovo presidente della Fondazione regionale per la ricerca biomedica della Lombardia. La sua nomina è stata formalizzata durante il primo consiglio di amministrazione della Fondazione, costituita formalmente lo scorso 27 ottobre.

Luciano Baielli, amministratore delegato di Nms, è stato nominato invece direttore generale. ‘’La scelta dei due manager - si legge nel comunicato - è stata determinata dalla volontà di perseguire e valorizzare ogni possibile sinergia tra la Fondazione e il centro di ricerca di Nerviano nell’ambito della rete di ricerca biomedica lombarda. Lo stesso consiglio di amministrazione, composto anche dai consiglieri Angelo Fracassi e Guido Borsani, ha nominato quali membri dell’organo di revisione contabile Marco Miccinesi, Luigi Colombo e Guido Tronconi".

Leggi l'articolo originale dal sito de Il Giorno

lunedì 21 novembre 2011

La RSU di NMS ha accolto con piacere la notizia della positiva conclusione, venerdì sera c/o la Prefettura di Milano, della vertenza del personale dell'impresa di pulizie e facchinaggio, che era sceso in sciopero la settimana scorsa per il mancato pagamento degli stipendi dal mese di settembre.

Da oggi riprenderanno il lavoro all'interno del centro.

E' positivo che le società coinvolte abbiano accettato il piano di rientro proposto da NMS, per cui anche la nostra RSU si è spesa, e che le lavoratrici ed i lavoratori dell'impresa con la loro mobilitazione abbiano ottenuto il rispetto dei loro diritti.

La sottoscrizione promossa dalla RSU si è quindi conclusa con la raccolta di 550 €, che verranno consegnati alle delegate della RSU di SSA perchè vengano distribuiti tra le dipendenti che hanno avuto i maggiori problemi a seguito del mancato pagamento degli stipendi.

Ringraziamo le lavoratrici ed i lavoratori di NMS che hanno concretamente solidarizzato con le dipendenti di SSA in lotta per i loro diritti.

La RSU di NMS

Nerviano, 21 Novembre 2011

In allegato gli articoli de La Prealpina con i dettagli dell'accordo


Da La Prealpina "Ssa, l’accordo salva 26 posti" articolo in formato PDF
Da La Prealpina "Fumata bianca alla Ssa" articolo in formato PDF

venerdì 4 novembre 2011

Delibera Giunta Regionale e Statuto Fondazione

Pubblichiamo la Delibera della Giunta Regionale del 26 Ottobre e la versione finale dello Statuto della Fondazione.

Due soli cambiamenti nella versione finale dello statuto:
Articolo 2:
La Fondazione si propone il perseguimento (non più esclusivo n.d.r.) della ricerca preclinica nell’ambito territoriale della regione Lombardia e promuove iniziative nel settore della ricerca biomedica e biotecnologica con fini clinico-applicativi.

Articolo 16:
riguardante il Comitato Scientifico, che mantiene il numero massimo di 20 membri, ma assicurando la presenza di rappresentanti degli IRCCS.

Nella Delibera della Giunta Regionale è contenuta la Nomina del CdA, che a sua volta (art.15) dovrà nominare il Direttore Generale, "su designazione del Presidente della regione Lombardia" .

Delibera della Giunta Regionale in formato PDF
Statuto della fondazione in formato PDF

giovedì 3 novembre 2011

Il Sole 24 ore: L'ennesima rinascita delle molecole di Nerviano

Ieri Il Sole 24 Ore ha pubblicato un interessante e completo articolo che parla di NMS:

Leggi l'articolo in formato PDF

mercoledì 26 ottobre 2011

NMS: Carlo Maria Croce vicepresidente

Milano, 26 ott. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Il Consiglio di amministrazione di Nerviano Medical Sciences, maxi-polo di ricerca oncologica alle porte di Milano, ha deliberato oggi l'ingresso nel board della struttura, in qualita' di vicepresidente, del professor Carlo Maria Croce. Lo scienziato e' "uno dei piu' apprezzati e pluripremiati ricercatori italiani nel mondo, attualmente impegnato nello studio dei cosiddetti microRna e delle loro implicazioni in ambito oncologico", riferisce una nota del Nms. Il centro e' stato salvato dal fallimento entrando nel 2010 nel network della Regione Lombardia, che per completarne il rilancio ha annunciato la creazione della Fondazione regionale per la ricerca biomedica.
Croce avra' la delega alla direzione scientifica del centro - si legge nel comunicato - e potra' sviluppare attivita' di ricerca specifiche e d'avanguardia all'interno dei laboratori di Nerviano, in particolare in ambito oncologico. Laureato in medicina e chirurgia all'universita' La Sapienza di Roma, Croce ha svolto la sua attivita' sia di ricerca sia didattica soprattutto presso universita' americane e oggi e' direttore dell'Istituto di genetica del Comprehensive Cancer Center dell'Ohio State University, negli Usa. La sua attivita' scientifica lo ha portato a scoperte di rilevanza fondamentale nella ricerca oncologica, soprattutto in relazione alla genetica delle leucemie. Da anni si dedica inoltre allo studio del ruolo dei microRna nello sviluppo dei tumori: il suo lavoro rappresenta la piu' ampia produzione scientifica di un singolo laboratorio sulla relazione tra questa classe di regolatori e il cancro, si precisa nella nota.
Anche per questi risultati, Croce guida la classifica delle 715 personalita' scientifiche italiane di maggior impatto nel campo della ricerca in tutto il mondo, stilata nei mesi scorsi dalla Virtual Italian Academy. E' autore o coautore di oltre 600 pubblicazioni su riviste scientifiche e ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali; e' membro dell'Accademia delle scienze americana, e per meriti scientifici e' stato insignito dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dal presidente della Repubblica.
26/10/2011

Professor Carlo Maria Croce Joins the Board of Nerviano Medical Sciences

The internationally renowned researcher has been appointed to the position of Vice President of NMS and vested with authority in the centre’s scientific direction. He will now be pursuing avant-garde research activities in Italy, specifically in the field of oncology

Press Release Source: NERVIANO MEDICAL On Wednesday October 26, 2011, 11:15 am EDT
MILAN--(BUSINESS WIRE)-- Today the Board of Directors of Nerviano Medical Sciences resolved upon the appointment of Professor Carlo Maria Croce to the facilities’ board, to cover the office of Vice President. Croce is one of the most highly recognized and awarded Italian researchers in the world, and is currently involved in studying what are known as microRNAs and their role in oncology.
Croce has been authorised to direct the centre’s scientific activities, and will be able to develop specific, avant-garde research projects at the Nerviano labs, with the focus being primarily on oncology. The appointment of Croce today constitutes an important step in NMS’s plan to optimise its activities and reposition itself in the international sphere. It also attests to the superior quality and high-profile nature of the research carried out at NMS on a daily basis.
Holding a degree in medicine and surgery from the University of Rome – La Sapienza, Croce has worked in both research and instruction, primarily at American universities, and currently holds the position of Director of the Genetics Institute at the Comprehensive Cancer Center of Ohio State University.
His scientific research has led him to make some extremely important discoveries in the field of oncology, particularly with regard to the genetics of leukaemia. For several years he has also dedicated his time to studying the role of microRNAs in cancer growth. His work encompasses the broadest range of scientific output a single lab has ever produced on the relationship between cancer and this class of regulators. These accomplishments also explain why he is number one in the rankings of the 715 Italian scientists having the most impact on medical research around the world – a list which was put together in recent months by the Virtual Italian Academy.
He has authored or co-authored over 600 publications for scientific journals and has received a number of international awards. He is a member of the prestigious American Academy of Sciences. Based on his merit in the field of science, he was also awarded the honour ofCavaliere di Gran Croce (“Knight Grand Cross”) by the President of the Italian Republic.
Nerviano Medical Sciences is the largest company in Italy, and among the most important in Europe, in the field of pharmaceutical research and development, specialising in oncology.
For further inform

Ecco i primi lanci di agenzia sulla nascita della Fondazione

26-10-2011
LOMBARDIA: NASCE FONDAZIONE REGIONALE PER RICERCA BIOMEDICA

(ASCA) - Milano, 26 ott - Con il parere favorevole da parte della commissione Sanita', presieduta da Margherita Peroni, verra' costituita una Fondazione denominata ''Fondazione regionale per la ricerca biomedica'', che avra' sede a Milano e utilizzera' le strutture del centro milanese di Nerviano (''Nerviano Medical Sciences'', la maggiore azienda in Italia e una tra le piu' significative in Europa nel campo della ricerca e dello sviluppo farmaceutico specializzato nel settore oncologico). Hanno votato a favore PdL, Lega Nord, UDC e SEL. Sull'intero provvedimento si e' astenuto il Partito democratico, firmatario di una risoluzione proposta dalla vicepresidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi, mentre l'Italia dei valori ha votato contro. Lo riferisce una nota del consiglio regionale della Lombardia.

L'attivita' della Fondazione riguardera' la ricerca biomedica e biotecnologica con particolare riguardo alla farmacologia molecolare ediagnostica. Per la sua costituzione Regione Lombardia ha destinato un fondo di 52.000 euro.

com-res (Asca)
http://www.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=News&childpagename=Regione%2FDetail&cid=1213467451166&p=1213273365640&packedargs=locale%3D1194453881584%26menu-to-render%3D1213273365640&pagename=RGNWrapper

Via a fondazione regionale per il rilancio di Nerviano

26 ottobre 2011 
(Ln - Milano) La Lombardia si è dotata di una Fondazione regionale per la ricerca biomedica. La Giunta regionale ha definitivamente approvato la proposta in tal senso presentata dal presidente Roberto Formigoni e dall'assessore alla Sanità Luciano Bresciani, ufficializzando la costituzione dell'organismo, dopo aver acquisito il parere della Commissione del Consiglio regionale. Con la stessa delibera è stato anche approvato il testo dello Statuto e sono stati nominati i tre membri del Consiglio di amministrazione: l'avvocato Alberto Sciumè (presidente), Angelo Fracassi e Marco Nicolai. Si tratta di un ente con organi molto snelli, un solo fondatore (Regione Lombardia), un Consiglio di amministrazione, appunto di tre soli membri, eventualmente aumentabile a cinque in caso di ingresso di nuovi "partecipanti", un direttore generale, un comitato scientifico e un organo di revisione contabile. Scopo della Fondazione è di promuovere e sostenere in Lombardia: la ricerca e l'innovazione nel settore scientifico, con particolare riguardo alla farmacologia molecolare; lo sviluppo tecnologico nei campi applicativi della produzione, distribuzione e utilizzazione di farmaci; la ricerca scientifica finalizzata all'applicazione di nuove metodologie per la prevenzione, diagnosi e cura di forme patologiche.
L'apertura è a tutto campo; certamente la soluzione Fondazione è stata messa a punto anche come piattaforma ottimale per il piano di rilancio del Nerviano Medical Science e come strumento per massimizzare le sinergie tra quest'ultimo e la Regione, in particolare il suo sistema sanitario. Si completa in questo modo il percorso che ha permesso il salvataggio e l'avvio del rilancio del Nms (con la salvaguardia dei suoi 600 ricercatori e del grande patrimonio di conoscenze scientifiche) attraverso, prima, l'acquisizione da parte della Congregazione dei Figli dell'Immacolata e, ora, il definitivo approdo alla costituenda Fondazione regionale.
"L'integrazione con Regione Lombardia - commenta il presidente Formigoni - produrrà sicuramente un considerevole miglioramento dei risultati del Piano di rilancio del Nms, cogliendo tutte le opportunità di sviluppo offerte dalla collaborazione e dalle sinergie con gli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico: Policlinico, Besta e Istituto dei Tumori di Milano e S. Matteo di Pavia, ndr) e con tutto il sistema sanitario regionale". E le azioni concrete sono già in atto. Il Nms sta perfezionando accordi con le case farmaceutiche, per valorizzare i proventi della commercializzazione delle molecole dei nuovi farmaci; ha in corso un processo di valorizzazione del know-how interno connesso al potenziamento dei servizi del Centro di riferimento oncologico; sta organizzando la messa a disposizione delle proprie competenze ai soggetti di ricerca medica per accompagnare l'iter dalla scoperta alla brevettazione alla commercializzazione; infine, sta sviluppando la dimensione internazionale della sua attività (ad esempio mediante la partecipazione a piattaforme e network a livello europeo e mondiale).
"L'istituzione di un unico ente a livello regionale - aggiunge l'assessore Bresciani -, che integri gli apporti dei centri di ricerca pubblici e privati, rappresenta un modello di governance che, secondo il nostro progetto, permetterà di favorire l'indipendenza della ricerca, aumentare la possibilità di sinergie e quindi ottenere il massimo di efficacia nei risultati".
(Lombardia Notizie)

NEWS: nasce la Fondazione

Oggi pomeriggio è stata approvata la costituzione della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica. Solo 2 gli emendamenti approvati (inserimento nel Sistema regionale e diminuzione del Comitato scientifico a 10 membri).

Seguirà comunicato da parte della RSU

mercoledì 12 ottobre 2011

Riunione III Commissione Regione Lombardia


La riunione di oggi della III Commissione ha visto solo l'illustrazione delle  proposte di modifica allo Statuto della Fondazione.

Nei prossimi giorni ci saranno chiaramente incontri ristretti tra le forze politiche per accordarsi sulle eventuali modifiche e sui criteri di nomina del CdA e del Comitato Scientifico.
La Commissione si riunirà nuovamente nella mattinata di mercoledì prossimo (19/10) alla presenza dell'Assessore Bresciani (LN) che, presumiamo, dovrà rispondere a parecchie domande sulla Fondazione e nel pomeriggio per la votazione, perchè hanno tempo fino al 21 per esprimere il parere.

Leggi la delibera della giunta regionale in formato PDF
Leggi gli emendamenti alla delibera in formato PDF

venerdì 7 ottobre 2011

Iniziato l'iter politico amministrativo per la costituzione della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica

E' finalmente iniziato il percorso politico-istituzionale per costituire la Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica, che dovrebbe poi acquisire Nerviano Medical Sciences garantendo il proseguimento delle attività del nostro centro e la salvaguardia dei nostri posti di lavoro.

Mercoledì scorso (5/10) si è riunita la III Commissione (Sanità ed Assistenza) del Consiglio Regionale della lombardia, in seduta pubblica, per approvare lo schema di statuto della Fondazione.
Una delegazione della RSU ha seguito la seduta di cui diamo un breve sunto.

Per la Giunta Regionale si è presentato il Direttore Generale della Sanità Lombarda Carlo Lucchina che ha ribadito l'importanza strategica di puntare su Nerviano per sviluppare la ricerca preclinica della regione. Lucchina ha ribadito che la Regione Lombardia crede nel valore di Nerviano ed confermato che l'operazione non toglierà risorse alla ricerca clinica, ma permetterà varie sinergie (e.g. stabulari centralizzati a Nerviano) e di ottimizzare le risorse. Le piattaforma scientifiche e la "piattaforma strumentale" (questultima "di tutto rispetto", ma che necessita di qualche investimento) potrebbero essere utilizzate anche da altri centri/enti per progetti in collaborazione, tipo quelli della ROL (Rete Oncologica Lombarda).

Nerviano potrebbe diventare un punto di scambio per ricercatori internazionali, "anche a breve termine".

Per quanto riguarda il costo dell'operazione Lucchina ha detto che "non è una spesa esagerata", che nel bilancio preventivo per il 2012, in dicussione a fine dicembre, saranno presenti delle voci di spesa apposite.

Già ora la Regione attraverso i vari progetti della ROL contribuisce all'attività di Nerviano, ma anche le trattative in corso per alcuni progeti/molecole di NMS dovrebbero contribuire al sostentamento di Nerviano.

La Fondazione dovrebbe essere parte integrante  del sistema (sanitario?) regionale e "su Nerviano si gioca la partita della ricerca sanitaria in Lombardia".

Il dibattito che si è poi sviluppato ha registrato un sostanzaile accordo sull'importanza della Fondazione, ma le critiche e le domande poste da vari esponenti della Commissione vertevano a) sulla necessità che l'operazione Nerviano non tolga risorse alla ricerca clinica o ad altri enti (e.g. il Mario Negri) che fanno ricerca biomedica usufrendo di contributi regionali e b) sul fatto che tutte le nomine che riguarderanno la Fondazione (e.g. CdA e Comitato Scientifico) sono in capo al presidente della Regione ed alla Giunta senza che il Consiglio regionale e/o la Commissione possano quantomeno esprimere un parere consultivo e svolgere una funzione di controllo e/o indirizzo.

La III Commissione si riunirà di nuovo quasi sicuramente la prossima settimana perchè entro il 21 ottobre deve approvare o meno lo schema di statuto.

Nei prossimi giorni sarà disponibile il verbale della seduta, che provvederemo a distribuire a Nerviano.

Poi la Delibera della Giunta Regionale e lo Schema di Statuto della Fondazione verranno discussi in Consiglio regionale dove verrà espresso il parere della Commsiione Sanità con gli eventauli emendamenti proposti.

E' probabile che la votazione sarà a Novembre, per cui la costituzione effettiva della Fondazione davanti ad un notaio potrebbe avvenire entro dicembre; con il nuovo anno potrebbero quindi cominciare le procedure burocratico-amministrative per il passaggio di NMS alla Fondazione.

La RSU seguirà passo passo tutta la vicenda e provvederà costantemente, anche con assemblee, ad informare la lavoratrici ed i lavoratori di Nerviano sull'avanzamento del processo, di cui, ribadiamo, non conosciamo ancora i tempi effettivamente necessari.

La RSU di NMS,

Nerviano 7 Ottobre 2011


mercoledì 14 settembre 2011

Una fondazione regionale per il rilancio di Nerviano

(Ln - Milano) La Lombardia sta per dotarsi di una Fondazione regionale per la ricerca biomedica. La Giunta ha approvato la proposta in tale senso presentata dal presidente Roberto Formigoni e dall'assessore alla Sanità Luciano Bresciani e ha dato ufficialmente il via all'iter di attuazione del progetto.
Approvato, con la stessa delibera, anche il testo di Statuto: un ente con organi molto snelli, un solo fondatore (Regione Lombardia), un Consiglio di amministrazione di 3 membri, eventualmente aumentabile a 5 in caso di ingresso di nuovi "partecipanti", un direttore generale, un comitato scientifico.
Scopo della Fondazione è di promuovere e sostenere in Lombardia la ricerca e l'innovazione nel settore scientifico con particolare riguardo alla farmacologia molecolare; lo sviluppo tecnologico nei campi applicativi della produzione, distribuzione e utilizzazione di farmaci; la ricerca scientifica finalizzata all'applicazione di nuove metodologie per la prevenzione, diagnosi e cura di forme patologiche. L'apertura è a tutto campo; certamente la soluzione- Fondazione è stata messa a punto anche come piattaforma ottimale per il piano di rilancio del Nerviano Medical Science e come strumento per massimizzare le sinergie tra quest'ultimo e la Regione, in particolare il suo sistema sanitario. Si completa in questo modo il percorso che ha permesso il salvataggio e l'avvio del rilancio del Nms (con la salvaguardia dei suoi 600 ricercatori e del grande patrimonio di conoscenze scientifiche) attraverso, prima, l'acquisizione da parte della Congregazione dei Figli dell'Immacolata e, ora, il definitivo approdo alla costituenda Fondazione regionale.
"L'integrazione con Regione Lombardia - commenta il presidente Formigoni - produrrà sicuramente un considerevole miglioramento dei risultati del Piano di rilancio del Nms, cogliendo tutte le opportunità di sviluppo offerte dalla collaborazione e dalle sinergie con gli Irccs (Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico: Policlinico, Besta e Istituto dei Tumori di Milano e S. Matteo di Pavia, ndr) e con tutto il sistema sanitario regionale".
E le azioni concrete sono già in atto. Il Nms sta perfezionando accordi con le case farmaceutiche, per valorizzare i proventi della commercializzazione delle molecole dei nuovi farmaci; ha in corso un processo di valorizzazione del know-how interno connesso al potenziamento dei servizi del Centro di riferimento oncologico; sta organizzando la messa a disposizione delle proprie competenze ai soggetti di ricerca medica per accompagnare l'iter dalla scoperta alla brevettazione alla commercializzazione; infine, sta sviluppando la dimensione internazionale della sua attività (ad esempio mediante la partecipazione a piattaforme e network a livello europeo e mondiale).
"L'istituzione di un unico ente a livello regionale - aggiunge l'assessore Bresciani -, che integri gli apporti dei centri di ricerca pubblici e privati, rappresenta un modello di governance che, secondo il nostro progetto, permetterà di favorire l'indipendenza della ricerca, aumentare la possibilità di sinergie e quindi ottenere il massimo di efficacia nei risultati". Prossimo passaggio, il parere della Commissione consiliare.
(Lombardia Notizie)

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mercoledì 20 luglio 2011

NMS nella città della ricerca, comunicato Stampa della RSU di NMS

L'annuncio di Regione Lombardia di venerdì scorso della partenza del progetto definitivo della Città della Salute e della Ricerca (CdSR), che includerà anche Nerviano Medical Sciences, è per la RSU di NMS un fatto positivo che dimostra che l'impegno e la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Nerviano per salvare il centro aveva un senso non solo per la salvaguardia dei loro posti di lavoro, ma anche per la ricerca e lo sviluppo del nostro paese.

Le Ricercatrici ed i Ricercatori di NMS sono stati stati capaci con le loro iniziative ed il loro lavoro di dimostrare che il territorio ed il paese non potevano permettersi di perdere un centro di così alto valore scientifico e tecnologico.

A questo punto è sempre più necessario che Regione Lombardia convochi di nuovo il tavolo regionale per illustrare il piano industriale, recentemente dichiarato pronto dall'Amministratore Delegato L.Baielli, e per discutere delle prospettive di NMS all'interno della CdSR.

La RSU di NMS
Nerviano 18 Luglio 2011

Leggi il comunicato in formato PDF

lunedì 18 luglio 2011

Città della Salute e della Ricerca, parte il progetto definitivo (coinvolgerà anche Nerviano!)

Comunicato di Lombardia Notizie

15 luglio 2011

(Ln - Milano) Parte il progetto definitivo della Città della Salute e della Ricerca (CdSR), il nuovo polo sanitario pubblico dedicato alla ricerca e cura per malattie infettive, neurologiche e oncologiche, che riunirà gli ospedali Sacco, Besta e Istituto dei Tumori, nell'area attualmente occupata dal Sacco (Città della Salute) e che potrà usufruire di un grande polo dedicato alla ricerca grazie alla sinergia con il Centro di Nerviano (Mi), che dista solo 10 km (Città della Ricerca).

La nuova articolazione del progetto - che comporterà investimenti per 521 milioni (fondi quasi interamente pubblici e regionali in particolare) - è stata annunciata dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Luciano Bresciani (assessore regionale alla Sanità), Luigi Roth (presidente del Consorzio 'Città della Salute e della Ricerca'), Carlo Borsani (presidente Fondazione Irccs Istituto Carlo Besta), Callisto Bravi (direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Luigi Sacco), Antonio Colombo (presidente della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori).

"La CdSR - ha spiegato Formigoni - è il più grande progetto sanitario attualmente in corso in Italia, e sarà in grado di unire, secondo le visioni più avanzate, le funzioni di salute, ricerca, didattica, assistenza e cura. La costruzione di nuove e modernissime strutture, orientate anche al bello e all'accoglienza, avverrà secondo i più elevati standard mondiali".

"Si tratta - ha proseguito Formigoni - di tre eccellenze che si mettono insieme, esaltando i valori di sinergia e collaborazione, pur mantenendo ciascuna le proprie peculiarità".

Oltre a realizzare una sinergia fra i tre istituti (con l'aggiunta del Centro di Nerviano), la Città della Salute e della Ricerca vedrà anche la presenza, già ben consolidata al Sacco, del terzo polo universitario della Facoltà di Medicina di Milano.

"L'integrazione tra la Città della Salute e la Città della Ricerca - ha detto ancora Formigoni - dimostrerà una volta di più che la sanità in Lombardia è tra le migliori al mondo ed è in grado di fare investimenti per incrementare i livelli di assistenza e per creare lavoro".

"La Lombardia - ha aggiunto l'assessore Bresciani - è protagonista dell'eccellenza sanitaria e dello sviluppo tecnologico a livello europeo. Questo è possibile grazie all'abbandono della logica del solismo a vantaggio del concerto, secondo il concetto della sinergia tra funzioni e non semplicemente tra strutture. Fondamentale è anche lo sviluppo della sussidiarietà orizzontale con il sistema delle alleanze che noi abbiamo promosso e portiamo avanti tra sistema sanitario, le università, Finlombarda e l'industria".



I NUMERI - Il complesso occuperà 220.000 metri quadri di superficie per le funzioni di ricerca, di cura, per le strutture di ospitalità e per i servizi. Altri 70.000 metri quadri di superficie saranno dedicati a parcheggi, impianti tecnologici e all'asilo nido aziendale. Le nuove strutture sanitarie (Besta, Tumori, parti comuni ai tre enti) occuperanno una superficie di 140.000 mq, con 55.000 mq per le funzioni accessorie.

I posti letto complessivi saranno pari agli attuali (Besta 223, Tumori 482 e Sacco 604). Anche gli organici dei tre Istituti saranno mantenuti ai livelli attuali (circa 5.000 addetti in totale). Saranno circa 1.000 gli studenti impegnati nel nuovo complesso, insieme a 300 tra professori e ricercatori dell'Università degli Studi di Milano. Si stima una presenza giornaliera tra 8.000 e 10.000 persone nell'area della CdSR.



CITTÀ DELLA RICERCA - L'unione tra la Città della Salute e il Centro di Nerviano - dove si svolgerà la ricerca preclinica del Besta e dei Tumori - comporta anche dei risparmi, che permetteranno di recuperare risorse da reinvestire per altri progetti. "Il Centro di Nerviano - ha spiegato ancora Formigoni -, da sempre leader nel campo della ricerca medica e biomedica, è uno dei più grandi poli di ricerca e sviluppo farmaceutico in Europa. Con questa iniziativa vogliamo rilanciare a livello internazionale la nostra ricerca farmacologica: un settore, quello della ricerca preclinica, oggi messo in difficoltà sia dalla contrazione degli investimenti, sia dalla tendenza delle grandi multinazionali a concentrare la ricerca in pochi Paesi. L'obiettivo finale è quello di creare una piattaforma unica a livello europeo per sviluppare la ricerca di base".


PERSONA AL CENTRO - Da un punto di vista organizzativo, da sottolineare l'integrazione tra funzioni sanitarie e non sanitarie e tra ricerca, didattica, formazione e comunicazione, lo sviluppo dell'e-health (organizzazione in real time), l'informatizzazione, la centralità della persona (nuovo modello per intensità di cura) e l'umanizzazione.



TEMPI - Questi i principali passaggi con la relativa tempistica:

- entro il 31 ottobre 2011 sarà completato lo Studio di Fattibilità del nuovo Besta-Tumori, funzionale all'avvio della gara e sarà sottoscritto il nuovo atto integrativo dell'Accordo di Programma per la condivisione delle modifiche apportate all'intervento;

- entro il mese di novembre 2011 saranno acquisite le aree e sarà pubblicato il bando di gara per il nuovo Besta-Tumori per la realizzazione in concessione di costruzione e gestione;

- entro il mese di luglio 2012 saranno individuati il progetto vincitore e il promotore e verranno avviati i lavori; -

entro il mese di marzo 2015 sarà completato l'involucro degli edifici del nuovo complesso Besta-Tumori;

- entro l'inizio del 2016 saranno completati i lavori del nuovo Besta-Tumori;

- entro la fine del 2016 ci sarà l'avvio al funzionamento del nuovo Besta-Tumori.



FINANZIAMENTI - Il costo totale del progetto è confermato in 521 milioni. Di questi, 450 serviranno per le nuove strutture sanitarie: 330 milioni vengono stanziati da Regione Lombardia (100 in più rispetto alle previsioni iniziali), 40 sono a carico dello Stato e 80 sono risorse finanziarie esterne. Oltre ai 450 milioni per le nuove strutture, 44 saranno investiti per le funzioni complementari e 27 per i lavori dell'ospedale Sacco.

(Lombardia Notizie)


Leggi il comunicato originale

mercoledì 11 maggio 2011

Comunicato della RSU di NMS dopo Audizione dei Vertici NMS in Consiglio Regionale

Mercoledì 4 maggio u.s. sì è svolta l'attesa Audizione dei vertici aziendali di NMS presso la III Commissione (Sanità ed Assistenza Sociale) del Consiglio Regionale della Lombardia, presso la Sede dei Gruppi Consiliari in via Fabio Filzi, Milano.

Leggi il comunicato, con il resocconto dell'audizione, in formato PDF

martedì 12 aprile 2011

Regione Lombradia: Una regia unica per la ricerca

Da L'Eco di Bergamo.it

«Per ottenere la massima efficacia dei risultati è prioritario che le attività di ricerca medica condotte dai diversi soggetti vengano svolte in un ambito di regia complessiva che permetta di evitare duplicazioni e sappia massimizzare i progressi svolti». Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo a un convegno sul tema ospedali e ricerca. «In questo senso - ha aggiunto - uno dei principali obiettivi delle politiche sanitarie di Regione Lombardia è quello di voler imprimere un'accelerazione alle collaborazioni tra gli attori in campo».

Le modalità indicate da Formigoni sono diverse: in particolare, si tratta di consolidare collaborazioni tra università, centri di ricerca, istituzioni, organizzazioni nazionali ed internazionali sulla ricerca scientifica; strutturare un sistema stabile di scambio di best practice, know-how e tecnologie.

LE RETI DI PATOLOGIA - «Le Reti di Patologia attivate in questi anni da Regione Lombardia - ha detto il presidente - rappresentano uno degli esempi concreti di quanto sto dicendo. Esse costituiscono un innovativo modello gestionale che coniuga ricerca e assistenza: si tratta di una vera e propria rete costituita dalle istituzioni, dalle organizzazioni e dai professionisti che svolgono la loro attività a favore del paziente in tutte le fasi del processo di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, inclusa l'eventuale fase terminale (ad esempio come nel caso della Rete Oncologica). Lo scopo è di migliorare la qualità delle cure, mettere in comunicazione tutti i soggetti che si occupano di patologia e migliorare l'efficacia organizzativa, grazie alla condivisione di conoscenze, competenze e informazioni. Il suo obiettivo finale è quello di trasferire l'innovazione in nuove modalità di prevenzione, in nuovi e più precoci strumenti diagnostici e nello sviluppo di nuovi farmaci».

NERVIANO MEDICAL SCIENCES - Un altro caso di eccellenza riguarda l'impegno della Regione per il Nerviano Medical Sciences, «rispetto al quale - ha sottolineato Formigoni - Regione Lombardia ha perfezionato recentemente il suo ingresso all'interno del Sistema regionale. Sappiamo bene come questo Centro, da sempre leader nel campo della ricerca medica e biomedica, è uno dei più grandi poli di ricerca e sviluppo farmaceutico in Europa. Con queste caratteristiche di eccellenza viene ora a far parte integrante del sistema di ricerca e cura a carattere scientifico della Lombardia. La Giunta ha infatti individuato nei 4 IRCCS pubblici lombardi, Policlinico, Besta e Istituto dei Tumori di Milano e San Matteo di Pavia, i soggetti nuovi proprietari del Centro. Il nostro scopo con questa operazione è di poter valorizzare al meglio il Centro, salvaguardando ed esaltando le attività di ricerca scientifica e farmacologica che in esso vengono svolte svolte. L'operazione è avvenuta a costo zero, con il passaggio dalla precedente proprietà a titolo gratuito che ha assicurato il posto di lavoro dei circa 600 dipendenti».

CELL FACTORY, LA NUOVA FRONTIERA - «Sono 4 le nostre realtà - ha spiegato il presidente Formigoni - tra Aziende Ospedaliere e IRCCS (Policlinico, Besta, Riuniti di Bergamo e San Gerardo di Monza), ad essere già dotate di questi avanzatissimi laboratori di ricerca. La loro attività, basata sul trattamento di cellule staminali adulte, rappresentano un altro vero e proprio punto di eccellenza all'interno della sanità pubblica italiana. Si tratta di una frontiera tra le più avanzate della ricerca clinica, in grado di aprire in breve tempo nuove e rivoluzionarie prospettive per una vasta serie di patologie, croniche e invalidanti in particolare».

MEDICINA PERSONALIZZATA - L'obiettivo finale e sintetico che il presidente della Lombardia indica è quello della medicina personalizzata. Infatti, per Formigoni «il raggio delle conoscenze nel settore ci mette nelle condizioni di migliorare l'appropriatezza dei trattamenti terapeutici, arrivando a definire nuovi farmaci sempre più mirati e, per così dire, sempre più intelligenti, riducendo di conseguenza l'odspedalizzazione».


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mercoledì 16 marzo 2011

Nerviano Medical Sciences, nuovo contratto di licenza con Novartis

Da Repubblica Affari e Finanza:
(Teleborsa) - Roma, 15 mar - Nerviano Medical Sciences (NMS), il più grande centro di ricerca e sviluppo farmacologico in Italia e una delle più importanti realtà integrate di produzione e sviluppo farmacologico in Europa in ambito oncologico, ha annunciato oggi un nuovo accordo di licenza con Novartis. Con questo accordo, si legge nella nota, Nerviano Medical Sciences cede a Novartis diritti di licenza esclusiva per sviluppare una serie di composti oncologici di proprietà del Centro. Novartis avrà la responsabilità esclusiva di condurre ulteriori ricerche sulle molecole oggetto dell’accordo, oltre che di svilupparle e commercializzarle.
A fronte della licenza esclusiva, Novartis corrisponderà a Nerviano una somma iniziale, delle milestones di successo e delle successive royalties su ogni singolo prodotto venduto. Maggiori dettagli e termini finanziari non sono stati divulgati.

"Siamo molto orgogliosi di questa nuovo accordo con Novartis, una delle società leader mondiale nel mercato della salute, che segna il raggiungimento di un nuovo rilevante traguardo commerciale per Nerviano", ha commentato Alberto Sciumè, Presidente di Nerviano Medical Sciences. "Questo è il secondo accordo di licenza siglato da Nerviano Medical Sciences dagli inizi del 2011. Il primo accordo è stato siglato con Genentech il 18 gennaio 2011, per la licenza di molecole per lo sviluppo di inibitori di nuovi target farmacologici. Sono convinto che l’esperienza e la competenza di Nerviano nella scoperta di nuove piccole molecole possa contribuire all’innovazione e allo sviluppo di prodotti di valore per il mercato oncologico".


Nerviano Medical Sciences, nuovo contratto di licenza con Novartis
La Repubblica
(Teleborsa) - Roma, 15 mar - Nerviano Medical Sciences (NMS), il più grande centro di ricerca e sviluppo farmacologico in Italia e una delle più importanti ...

Nerviano Medical Sciences annuncia un nuovo contratto di licenza
Business Wire
Con questo accordo, Nerviano Medical Sciences cede a Novartis diritti di licenza esclusiva per sviluppare una serie di composti oncologici di proprietà del ...

Tumori: accordo Novartis-Nms per farmaci
ANSA.it
(ANSA) - MILANO, 15 MAR - Accordo tra il centro di ricerca oncologica milanese Nerviano Medical Sciences (Nms) con la multinazionale Novartis per portare ...

giovedì 3 marzo 2011

Con la realtà virtuale si sceglie la molecola per battere il cancro

Dal Corriere della Sera del 3 marzo:

Le simulazioni al computer possono aiutare a scegliere i farmaci antitumore più efficaci per ogni singolo paziente

MILANO - Il tumore si cura meglio con la realtà virtuale. Facile da dire, più difficile da capire, ma ce lo spiegano i ricercatori dell'Istituto dei tumori di Milano con un articolo, apparso su una nota rivista, Nature Review in Clinical Oncology, che dimostra come le simulazioni al computer possono aiutare a scegliere i farmaci anticancro più efficaci per ogni singolo paziente. Punto di partenza: le cellule tumorali hanno sulla loro superficie molecole (recettori), che costituiscono il bersaglio dei nuovi antitumorali molecolari. Questi ultimi, legandosi al recettore, bloccano la crescita del tumore. Ma non sempre le cose funzionano bene. Il tumore cerca di «resistere» alle terapie in una specie di adattamento evoluzionistico, cambiando la forma dei suoi recettori: a questo punto il farmaco diventa inefficace. Così è indispensabile cercarne altri.

RECETTORE IN 3D - Ora, grazie alla modellistica computerizzata, è possibile ricostruire non solo il recettore del tumore in 3 dimensioni, ma anche il farmaco, e valutare quando i due si incastrano perfettamente come in un puzzle (in questo caso il farmaco è efficace) oppure quando non si incastrano più (e questo significa che la cura ha smesso di funzionare). «Il nostro studio riguarda un particolare tipo di tumore, il Gist - spiega Marco Pierotti, direttore scientifico dell'Istituto dei tumori - che si sviluppa sulle pareti dell'apparato digerente da cellule del tessuto connettivo ed è caratterizzato da due recettori, chiamati Kit e Pdgfr-A. Su questi due è attivo l'imatinib. Noi abbiamo ricostruito, in 3D al computer, sia i due recettori che il farmaco, studiandone le interazioni». Le risposte del computer (è stata utilizzata la rete dell'Università di Trieste) sono poi state verificate nella pratica clinica: quando il computer segnalava, secondo i modelli virtuali, un'inefficacia del farmaco, anche sul paziente quest'ultimo smetteva di funzionare.

NUOVA MOLECOLA - «L'esperimento - continua Pierotti - ci ha suggerito tre cose. In un caso di aumentare la dose di farmaco e questo ha funzionato. In un altro, diventato "resistente" all'imatinib, abbiamo sperimentato una nuova molecola che è risultata efficace, prima al computer, poi sul paziente. L'ultimo suggerimento riguarda la ricerca per il futuro». L'idea, infatti, è quella di riprodurre, al computer, tutte le possibili modificazioni dei recettori di un tumore, anche quelle non ancora apparse in natura, e di studiare, sempre con la realtà virtuale, le interazioni dei recettori «mutati» con una serie di nuovi farmaci, per valutarne l'efficacia. È un progetto di ricerca che vede coinvolto il Nerviano Medical Sciences. Il centro lombardo metterà a disposizione la sua «libreria» di oltre 65 mila molecole, tutte potenziali farmaci antitumorali, e il computer verificherà quelli attivi. Si può così ipotizzare di creare cocktail di antitumorali capaci di combattere tutte le mutazioni del tumore, anche quelle che non si sono ancora manifestate.

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TUMORI: STUDIO ITALIANO, REALTA' VIRTUALE PER COMBATTERLI ANCHE SE MUTANO

INT MILANO, SIMULAZIONI 3D AL SUPERCOMPUTER PER SCOPRIRE 'COCKTAIL' DI FARMACI SU MISURA
Milano, 2 mar. (Adnkronos/Adnkronos Salute) - Contro gli inganni del cancro la ricerca italiana schiera la realta' virtuale. Con l'aiuto di speciali supercomputer, e' possibile scoprire in anticipo il 'cocktail' di farmaci su misura da somministrare contemporaneamente per terapie in grado di mantenersi efficaci anche quando il tumore muta, cambiando la sua architettura per sfuggire alle cure. L'efficacia di questo approccio, basato su simulazioni in 3D, e' stata dimostrata dagli scienziati dell'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano in uno studio pubblicato su 'Nature Reviews Clinical Oncology'.

La ricerca, coordinata dal direttore scientifico dell'Int Marco Pierotti e presentata oggi in un incontro all'Irccs di via Venezian, e' stata condotta con la collaborazione dell'universita' di Trieste e fondi dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). Il metodo e' stato applicato ai Gist (tumori stromali gastrointestinali), una famiglia di neoplasie rare che si sviluppano sulle pareti dell'apparato digerente, ma l'obiettivo e' estenderlo nel prossimo futuro a tutti i tipi di cancro. Compresi i cosiddetti 'big killer'.

Grazie a un'alleanza con il Nerviano Medical Sciences (Nms), il maxi-polo alle porte di Milano entrato nella Rete oncologica lombardia (Rol), "in un paio d'anni - stima Pierotti - contiamo di arrivare al primo trattamento messo a punto utilizzando questo sistema innovativo".


OBIETTIVO SCEGLIERE 'A TAVOLINO' IL MIX ANTI-RESISTENZA
Per resistere ai farmaci un tumore evolve e si modifica, cambiando la propria struttura molecolare in modo da neutralizzare le terapie. Grazie alla nuova metodica, assicurano gli esperti dell'Int di Milano, non solo è possibile prevedere le future trasformazioni della neoplasia, ma si possono anche selezionare 'a tavolino' gli ingredienti del mix terapeutico in grado di contrastare il cancro una volta che muta.

Per dimostrare l'efficacia di questo approccio Pierotti e colleghi hanno scelto i tumori Gist, causati dall'attivazione impazzita di due recettori chiamati Kit e Pdgfr-A. Per 'spegnerli' esistono già dei medicinali ad hoc (in questo caso gli studiosi hanno usato il blockbuster imatinib, noto come capostipite dei cosiddetti
farmaci intelligenti), ma quando la neoplasia muta Kit e Pdgfr-A cambiano forma e il farmaco non riesce più ad agganciarli perfettamente. In altre parole, il cancro diventa resistente alla cura.

Mentre per bypassare il problema con le tecniche tradizionali servono lunghe sperimentazioni in vitro - provando una per una diverse molecole finché non se ne trova una che combacia con i recettori mutati - con i supercomputer i tempi si abbattono. Utilizzando una rete di 'cervelloni' disponibile a Trieste, i ricercatori milanesi hanno potuto ricostruire modelli virtuali in 3D dei recettori
bersaglio sia normali che mutati. Quindi, in simulazioni a tappeto hanno provato a 'catturarli' con diversi farmaci, fino all'incastro perfetto chiave-serratura.

NERVIANO MEDICAL SCIENCES ALLEATO PER NUOVE TERAPIE
"Le previsioni del modello circa quali molecole sarebbero state efficaci contro i tumori mutati - spiega Pierotti - sono state perfettamente confermate dalle osservazioni in laboratorio e anche dalla terapia nel paziente: usando lo specifico
farmaco individuato attraverso i modelli 3D abbiamo potuto registrare miglioramenti, documentati anche da immagini ricavate con la Tac/Pet".

E "poiché in teoria è possibile prevedere tutte le eventuali mutazioni dei recettori dei tumori, quindi disegnarne modelli tridimensionali in realtà virtuale - aggiunge il direttore scientifico dell'Int di Milano - il nostro obiettivo futuro è mettere ogni possibile mutazione a confronto con molecole potenzialmente attive,
fino a trovare tutte quelle che si incastrano perfettamente". Lo screening sfrutterà l'alleanza con il Nerviano Medical Sciences e la sua 'libreria', un mega-archvio con "circa 65 mila candidati farmaci", precisa Pierotti.

"Quindi - conclude lo scienziato - una volta individuate le molecole più adatte a trattare ogni mutazione del tumore, sarà possibile creare cocktail di farmaci efficaci in maniera duratura. Somministrando tutte le molecole efficaci contemporaneamente, saremo in grado di combattere tutte le mutazioni, anche quelle che ancora non si sono manifestate".

martedì 8 febbraio 2011

Dal Centro di Nerviano la molecola anticancro da tre milioni di euro

Dal Corriere della Sera di martedì 8 febbraio:

Ricerca La rinascita dell'istituto dopo il crac, grazie agli investimenti di Regione e Unicredit. Qui fu aperta la strada alla chemioterapia

MILANO - Dalla scoperta dell'adriamicina (considerata il farmaco apripista della chemioterapia a livello mondiale), al crac finanziario, fino alla rinascita. In 46 anni, la parabola del Centro di Nerviano, alle porte di Milano, può simboleggiare le tormentate vicende della ricerca scientifica italiana.
È di questi giorni la notizia della vendita di una molecola anticancro alla multinazionale Genentech (Roche), tra le società leader del mercato biotech. «Un colpo che fa di nuovo brillare la ricerca farmaceutica contro i tumori», assicura Sergio Dompé, presidente di Farmindustria. E pensare che neppure due anni fa per salvare il Centro di Nerviano, con i suoi 170 ricercatori e 530 lavoratori, sono dovuti scendere in campo scienziati come Umberto Veronesi, Gianni Bonadonna, Alberto Mantovani e Silvio Garattini. È il 1965 quando l'azienda Farmitalia costruisce a mezz'ora da Milano quello che è destinato a diventare il primo polo di ricerca privato in Italia per gli antitumorali. Sono gli anni del boom delle aziende farmaceutiche e delle scoperte che cominciano a rivoluzionare le cure contro il cancro: e qui - con la fusione negli anni Ottanta tra Farmitalia e Carlo Erba-Montedison - si fa la storia di un grande marchio dell'industria italiana, nonché primo produttore farmaceutico dell'epoca. Arrivano, poi, gli stranieri: e, nel 1992, con la svedese Pharmacia, Nerviano diventa un punto di riferimento mondiale. Ma nel 2003, sotto i colpi delle compravendite tra multinazionali - con Pfizer che acquisisce Pharmacia - rischia di infrangersi il glorioso passato di Nerviano: il colosso americano decide di concentrare le ricerche oncologiche negli Usa e di chiudere il Centro. È solo il primo atto di una crisi che minaccia di spazzare via i 240 laboratori di ricerca. Entra, su gara internazionale, la Congregazione dei figli dell'Immacolata concezione, un'organizzazione non profit di diritto pontificio. Negli anni successivi, però, i problemi finanziari continuano a tormentare la sopravvivenza di Nerviano. Sempre sull'orlo del crac. Fino all'aprile 2009 quando, con la chiusura ormai a un passo, si scatena la mobilitazione del mondo scientifico per fare capire che «il caso di Nerviano non è un patrimonio privato e che le competenze scientifiche e tecnologiche accumulate nel Centro sono un valore da non azzerare per una crisi dei bilanci».
Ma i conti sono in rosso: e le banche premono. È il momento più difficile per Nerviano, che viene superato anche e soprattutto con l'intervento del governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, soprannominato dai mass media per il suo interessamento al Centro di ricerche il «cavaliere bianco» del biotech lombardo. L'annuncio che fa tirare un sospiro di sollievo è a ridosso dell'ultimo Natale: «Regione Lombardia acquista Nerviano dalla Congregazione dei figli dell'Immacolata concezione - dice Formigoni -. Abbiamo stipulato un patto con Unicredit: la banca continua a restare esposta dal punto di vista finanziario, noi ci impegniamo direttamente per arrivare al pareggio di bilancio».E ora la vendita della molecola anticancro per 3 milioni di euro (e successive royalties sui farmaci venduti). Spiega Alberto Sciumè, dal 2009 presidente di Nerviano: «Cediamo a Genentech i diritti di licenza esclusiva per sviluppare una serie di inibitori con target di proprietà del Centro, per il momento coperti dal segreto industriale». È l'uscita dal tunnel attesa da tutti.

Dello stesso argomento parla anche il portale Innov'azione:
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giovedì 27 gennaio 2011

Il piano anticancro? Approvato!

Un centro di ricerca all'avanguardia nella lotta contro il male del secolo c'è. Il patrimonio scientifico pure. Quello che manca è un fondo di investimento dedicato. Per gli industriali del farmaco Dompé e Chiesi è ora di crearlo.

Interessante articolo del settimanale Tempi.

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giovedì 20 gennaio 2011

Viaggi 3D tra le molecole

Le strategie del centro ricerche di Nerviano: cerchiamo le nuove armi biologiche.

Un istruttivo articolo del quotidiano La Stampa.

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domenica 9 gennaio 2011

L'antitumorale conquista la Cina

Articolo de "Il sole 24 ore":

Nemorubicina. È il nome da fiaba di una molecola preziosissima alleata nella lotta ai tumori, frutto della ricerca di Nerviano Medical Sciences. In pratica, la più grande azienda italiana (e una tra le più significative in Europa) nella ricerca e sviluppo farmaceutico del settore oncologico. Proprio in questi giorni – ricordiamolo – la regione Lombardia, attraverso i suoi istituti di ricerca, sta per diventare socio di maggioranza della struttura.
È anche, la nemorubicina, uno dei prodotti di punta degli asset di Nerviano, protocollato circa 15 anni fa come Pfizer, un prodotto già diffuso nel mercato europeo ma sconosciuto nel Far East.
La molecola entra in fase test sull'uomo anche in Asia: una volta dimostrata l'attività su modelli sperimentali di tumore coltivati in vitro e in vivo, lo sviluppo clinico potrà partire anche in Cina, grazie a un preaccordo siglato tra Nerviano e l'azienda farmaceutica cinese Yibai limited di Guizhoi.
L'intesa prevede il versamento di due milioni di acconto, altri tre a conclusione della sperimentazione clinica in Cina e, a regime, il 3% delle royalties per Nerviano sul prodotto finale.
Se tutto filerà per il verso giusto, sarà un cavallo di Troia per veicolare tecnologia italiana in un mercato sterminato e per certi versi arretrato, almeno in alcuni settori della ricerca. Questo spiega anche l'interesse dei cinesi nei confronti del nostro paese e, in particolare, della nostra azienda-modello.
Luciano Baielli, amministratore delegato di Nerviano Medical Sciences, confida in questa strategia «utile per aprirsi il mercato cinese, del resto – aggiunge – la società partner è stata ampiamente sponsorizzata dal governo cinese e il protocollo di intesa benedetto e sottoscritto alla presenza delle autorità dei due paesi appena qualche mese fa».
Quanto ci vorrà per passare dagli auspici ai risultati? «Anni fa avrei detto che ci sarebbe voluto almeno un decennio per passare alla fase di mercato, adesso – ipotizza Baielli – la tempistica si è quasi dimezzata. Direi sei anni».
C'è una certa soddisfazione, da parte di Nerviano Medical Sciences, nell'aver intavolato la trattativa: «Certamente il nostro patrimonio di ricerca viene messo a disposizione di un paese emergente per ricavarne risorse utili a continuare le ricerche stesse e gli investimenti. Tutte risorse che, altrimenti, non sarebbe stato possibile reperire».
Ovviamente sarà necessario comunque siglare il contratto definitivo, saldando quanto pattuito nel precontratto. Ma questo aspetto rientra nelle normali dinamiche contrattuali tipiche della cultura cinese.

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