mercoledì 27 giugno 2012

Comunicato Stampa del Coordinamento delle RSU


NMS di nuovo in emergenza: per intanto saltano stipendi e 14a


Durante l'odierno incontro delle RSU e delle Organizzazioni Sindacali regionali e territoriali con l'Amministratore Delegato dell'azienda ci è stato annunciato che il Gruppo NMS non è in grado di pagare gli stipendi e la 14a alla normale scadenza prevista per il mese di giugno.


La motivazione addotta è il rifiuto delle banche creditrici a rinegoziare il debito accumulato dalle precedenti gestioni, cosa che mette in discussione pesantemente il funzionamento dell'azienda e che rischia di impedire il rilancio di NMS privandola del tempo necessario per poter rientrare del debito.


Riteniamo grave la scelta delle banche perchè gli istituti di credito non possono pensare di scaricare sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori le tensioni finanziare di cui sono oggetto.


Al centro dell'incontro è stata anche la mancanza di un piano industriale complessivo per rendere autosufficiente NMS, che è stato più volte sollecitato dalle organizzazioni sindacali e presentato solo in piccola parte.


Per superare questa crisi finanziaria, che è reale e gravissima, è necessario un'assunzione di responsabilità di tutto il managment dell'azienda ed un coinvolgimento del Sindacato e delle RSU che non si limiti a gestire le emergenze, ma che preveda una discussione reale e approfondita sul modello organizzativo e strategico dell'azienda.


Questo perchè le lavoratrici ed i lavoratori di Nerviano vogliono garanzie sul loro posto di lavoro non solo per i prossimi mesi ma anche per i prossimi anni, nel quadro dei ripetuti annunci di Regione Lombardia sulla messa in sicurezza di NMS.


Nel ribadire l'impegno a sostenere il rilancio del centro il Sindacato e le RSU del gruppo NMS chiedono alle Istituzioni ed alle forze politiche regionali un impegno perchè gli istituti di credito diano la disponibilità a rinegoziare il debito pregresso.


Come Organizzazioni Sindacali e RSU riconfermiamo anche la disponibilità ad entrare nel merito di un progetto industriale (non assistenziale) che complessivamente punti alla riorganizzaione dell'azienda, convinti che una integrazione stretta e sinergica tra la ricerca farmaceutica di NMS ed il sistema sanitario lombardo possa rappresentare un modello innovativo in cui entrambe le parti traggono vantaggi e costituire così un'alternativa all'attuale desertificazione della ricerca farmaceutica in Lombardia.


L'Assemblea delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Gruppo NMS (600 addetti) ha proclamato lo stato di agitazione ed è pronta ad intrapendere decise azioni di mobilitazione nel caso non arrivino a breve risposte concrete sulla continuità delle attività aziendali, soprattutto dopo tutti gli sforzi ed i sacrifici fatti per salvaguardare il più grande centro di ricerca oncologica in Italia.


Il Coordinamento delle RSU del Gruppo NMS
Le Organizzazioni Sindacali di Categoria Cgil-Cisl-Uil Regionali e Territoriali
Nerviano, 27 giugno 2012