Iniziato il confronto con l'Azienda
per il Piano Industriale del Gruppo NMS:
Molti Buoni Propositi,
ma anche MOLTI SACRIFICI per Lavoratrici e Lavoratori
E' finalmente
iniziato ieri pomeriggio il confronto tra le RSU ed il Sindacato esterno con il
Gruppo NMS su come uscire dalla crisi aziendale in maniera strutturale e non
episodica, come richiesto da mesi dalle organizzazioni sindacali.
Per quanto riguarda i Buoni Propositi:
l'Azienda ha
confermato i progressi nella trattativa con le banche per la riduzione del
debito pregresso, che permetterebbe di accedere ad un sistema di
finanziamento normale e stabile ed a una disponibilità di cassa con cui
effettuare vari investimenti infrastrutturali (per il contenimento dei costi
energetici e delle utilities) e ridurre l'esposizione verso i fornitori e
quindi assicurare continuità nella fornitura dei materiali necessari per le
varie attività del centro. Sul piano dei ricavi da incrementare ci sarà
una maggiore focalizzazione delle attività di ricerca sui progetti più
avanzati, il miglioramento dell'organizzazione del lavoro (e.g. in Accelera)
per aumentare la produttività ed un generale forte "commitment" su
acquisire nuovi ordini nelle società più orientate all'esterno (Accelera,
Nerpharma e Nerpharma-DS). Per quanto riguarda le attività di ricerca oltre
agli sforzi ulteriori necessari per concludere positivamente le trattative
in corso
per l'out-licensing delle molecole più interessanti per il mercato, partiranno
nuovi progetti di interesse della ricerca biomedica regionale che potranno
essere finanziati (via rendicontazione delle attività svolte) dalla
Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica (FRRB).
Per quanto riguarda la Situazione Economica ed i SACRIFICI richiesti:
sono state
evidenziate le difficoltà di alcune società del gruppo che avrebbero potuto
avere gravi conseguenze occupazionali, ma che con il piano industriale di cui
sopra potrebbero essere superate o ridotte. L'Azienda ha però dichiarato che per
raggiungere il pareggio di bilancio è necessaria una riduzione del costo del
lavoro, e quindi degli stipendi, pari al 22%, senza dichiarare esuberi.
La richiesta dell'Azienda è pesantissima ed intaccherebbe
notevolmente i redditi delle lavoratrici e dei lavoratori di Nerviano, che sono fermi da 4 anni a causa
dell'assorbimento nei sopraminimi degli aumenti contrattuali, della mancata
corresponsione dei premi di partecipazione maturati e della rinuncia ai premi
per obiettivo per molti quadri e ricercatori del centro.
Non abbiamo
avuto risposta alla domanda se la richiesta del -22% si applicherà anche
ai dirigenti, ma è un chiarimento che ritieniamo necessario e riproporremo la
stessa domanda nei prossimi incontri: se sacrifici debbono essere sacrifici per
tutti.
Le RSU ed il Sindacato esterno intendono
però proseguire il confronto e presentarsi agli incontri dedicati
alle singole società del gruppo, in cui analizzare in dettaglio come si
articolerebbe il piano industriale,
con delle proprie controproposte per discutere di
come ridurre i costi e garantire posti di
lavoro, senza con questo intaccare in maniera inaccettabile i
redditi delle lavoratrici e dei lavoratori del Gruppo NMS.
Settimana
prossima, a partire da martedì 20, sono previsti gli incontri società per
società cui parteciperanno le singole RSU assistite dal Coordinamento e dal
Sindacato esterno. A questi incontri abbiamo richiesto la partecipazione dei
singoli Amministratori Delegati per illustrarci il piano aziendale delle
singole società, perchè per discutere di sacrifici dobbiamo essere convinti che
il Gruppo NMS abbia delle reali prospettive.
Dopo questo
primo giro di incontri il Coordinamento delle RSU indirà un'Assemblea Generale
in cui illustrare e discutere lo stato della trattativa, ma nel frattempo
informeremo le lavoratrici ed i lavoratori di Nerviano attraverso ulteriori
comunicati.
Il Cordinamento
delle RSU del Gruppo NMS
Nerviano, 16
Novembre 2012